Stemma Boncompagni Ludovisi

Storia - Proprietari del castello nel tempo - BIBLIOGRAFIA

Il più famoso dei Monaldeschi fu certamente Ermanno, che dal 1334 al 1337 fu praticamente Signore assoluto di Orvieto, dimostrando in quei pochi anni una grande capacità diplomatica ed organizzativa, con abolizione, però della libertà e degli ordinamenti democratici. Alla morte di Ermanno la famiglia si divise in quattro rami : Monaldeschi del Cervo (della Cervara), Monaldeschi del Cane, Monaldeschi della Vipera e Monaldeschi dell'Aquila. Ognuna di queste famiglie portava la figura di uno di questi animali sul proprio stemma o meglio nel cimiero, e si odiavano e si lottavano reciprocamente. Lo stemma comune ai quattro rami era di azzurro a tre rastrelli trasversali d'oro. Sopra lo scudo i Cervara posero, quindi, la testa di un cervo.

Nello stesso anno della morte di Ermanno Monaldeschi (1337) in Orvieto si verificarono gravi disordini, e, come era avvenuto nel 1313 dopo la battaglia vinta dai Monaldeschi, guelfi, a danno dei Filippeschi, ghibellini, si procedette alla demolizione di case, castelli, torri, palazzi già appartenuti ai Monaldeschi. Il 24 settembre 1347 fu emanato dal Comune di Orvieto un decreto per porre fine a queste devastazioni, tuttavia il 20 dicembre dello stesso anno si trova registrata a carico del Comune una spesa "pro dirimendo turrim que olim fuit Archipresbyteri et palatium Viscontis de Trivinano" (Cod. Dipl. pag.757). I soldati orvietani demolirono la parte di levante del Castello.
I Monaldeschi, ormai padroni quasi incontrastati di tutto l'orvietano fino a Montalto, Orbetello, e l'isola del Giglio, divisi ormai anche tra loro, si combattevano e dilaniavano crudelmente per motivi di interesse.

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