Stemma Boncompagni Ludovisi

Storia - Proprietari del castello nel tempo - BIBLIOGRAFIA

Per linea di primogenitura si arriva a Giacomo (Iapeco), dei suoi tre figli, due soli sopravvissero: Cerbone e Ludovico, i quali per alcuni decenni continuarono a godere insieme l'eredità paterna, fino a quando:

CERBONE, dopo aver assassinato alcuni suoi parenti, restò unico Marchese al Monte S. Maria. Concesse però al fratello: LUDOVICO, con pacifica divisione, il feudo di Reschio, con sede a Sorbello: Cerbone ebbe tre figli nei quali continuò il titolo di Marchese del Monte S. Maria e cioè:

FRANCESCO, che originò il ramo di Città di Castello, estinto nel 1829;

TADDEO, che tramite i figli di Gianfrancesco, diede origine a due rami di Firenze: quello di Bartolomeo, estinto nel nel 1860 e quello di GIANMATTIA, estinto con STEFANIA (Stephanie) Principessa BONCOMPAGNI LUDOVISI.
In questo ramo si ricorda Gianmattia di Gianfrancesco chè prestò servizio ai fiorentini nella guerra contro Carlo V e Clemente VII, fino alla caduta della Repubblica, passò poi al servizio di Guidobaldo della Rovere ed in seguito a quello di Giulio III che lo nominò Governatore di Castro. Dal matrimonio con Contessina dei Conti di Marciano nacque, fra gli altri Pompeo, Maggiordomo di Cristina di Lorena, reggente il Marchesato: Taddeo di Pompeo fu Gentiluomo di Camera nella Corte Toscana e Cavallerizzo del Cardinale Giancarlo de' Medici. Orazio di Taddeo fu Grande Scudiero e Cavallerizzo Maggiore della Regina Cristina di Svezia e suo esecutore testamentario.

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